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Beni culturali, firmato l'accordo di valorizzazione del Gargano, ma Monte Sant'Angelo resta in standby

La stipula coinvolge le bellezze storico-artistiche della curia e del comune sipontino. Porte aperte per il comune montanaro, e per tutti gli altri centri del Gargano

C’è la firma: l’accordo di valorizzazione dei beni culturali, progetto integrato con il Parco del Gargano nella veste di patrocinatore e Manfredonia come attore della stipula, è stato sottoscritto ed al momento coinvolge le bellezze storico-artistiche della Curia e del Comune sipontino. L’intesa siglata è l'avvio di un percorso, a tutti i Comuni del Gargano, per l’importanza delle loro pregiate valenze culturali.

“Con questo accordo – dichiara il sindaco di Manfredonia Angelo Riccardi – diamo il via ad uno studio di fattibilità sulla gestione dei beni culturali, senza decidere ora chi li gestirà. Si parte dalle esigenze della città di Manfredonia ma, grazie al coordinamento del Parco del Gargano, l’accordo si apre a tutti”.

L’intesa, che riguarda la Basilica di Santa Maria Maggiore di Siponto, gli Ipogei Capparelli, il Museo Diocesano, il Castello di Manfredonia con il Museo Nazionale Archeologico e l’Abbazia di San Leonardo, è finalizzata a realizzare le migliori condizioni di utilizzazione e fruizione dei beni, nell’ottica dello sviluppo di una nuova cultura del territorio e del paesaggio.

Soddisfatto il Presidente del parco Nazionale del Gargano Stefano Pecorella che spiega gli obiettivi dell’accordo, che parte in primis dal desiderio di promuovere la crescita culturale di tutto il Gargano: “Dobbiamo creare opportunità per intercettare flussi turistici all’interno di questi beni, e per rendere concreto l’inserimento di energie fresche e professionali, soprattutto territoriali, nella gestione che, comunque, non è oggetto dell'odierno accordo. Sarà mia cura coinvolgere - così come le istituzioni oggi presenti- domani, enti locali ed associazioni che sul Gargano vorranno raccontare una storia nuova, diversa, positiva. E’ tempo che il territorio dimostri che la valorizzazione dei beni culturali possa passare anche attraverso i canali dell’innovazione, andando oltre la tradizionale proposta turistica”.

E’ un momento storico per il territorio – conclude Saverio Mazzone, Amministratore Unico dell’Agenzia del Turismo di Manfredonia – che dimostra di essere in sintonia su temi di grandissima attualità e sulle politiche più avanzate del MiBACT. La valorizzazione e fruizione integrata dei beni culturali e il coinvolgimento delle imprese culturali e creative rappresentano una risorsa fondamentale sulla quale costruire un futuro migliore”. La carta che valorizzerà le bellezze artistiche di Manfredonia è stata sottoscritta questa mattina a Palazzo San Domenico da Monsignor Michele Castoro, Arcivescovo Manfredonia- Vieste -San Giovanni Rotondo; Stefano Pecorella, Presidente Ente Parco Nazionale del Gargano; Eugenia Vantaggiato, Direttore del Segretariato Regionale MiBACT Per la Puglia; Fabrizio Vona, Direttore del Polo Museale della Puglia; Simonetta Bonomi, Direttore della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Barletta-Andria-Trani e Foggia; Angelo Riccardi, Sindaco della Città di Manfredonia, Francesco Saverio Maria Mazzone, Amministratore unico Agenzia del Turismo per la Promozione del Territorio di Manfredonia.

Resta in standby la posizione del Comune di Monte Sant’Angelo, i cui rappresentanti oggi non erano presenti all’incontro. L’intesa siglata però, lascia una porta aperta al comune Unesco: "Con la firma di oggi a Manfredonia inizia un percorso per la valorizzazione integrata, finalizzata alla gestione, dei beni culturali del Gargano: accordo per il momento riguardante solo i beni della città sipontina ed aperto a future adesioni. Bene ha fatto la commissione prefettizia di Monte Sant'Angelo a congelare la firma su Monte Sant'Angelo fino a nuove elezioni e bene ha fatto il Vescovo della nostra Arcidiocesi a ribadire la necessità di intese condivise”, il parere di Felice Piemontese, presidente dell’Associazione Odissea Club.

Totale sintonia sulla necessità di fare rete: “Lo hanno imparato a fare in Salento anni fa, dobbiamo iniziare anche sul Gargano. Però, a firma fatta, vorrei ribadire un concetto: c'è una leggera differenza tra il termine "campanilismo" e quello "condivisione". Il primo richiede una visione unidirezionale delle cose, il secondo una visione circolare con discussioni comuni e, soprattutto, paritarie”.

Conclude Piemontese: “Nessuno mai si tirerà indietro dalla discussione nel merito di queste politiche importanti per lo sviluppo del territorio, nessuno ha interesse a farne una battaglia campanilistica, nessuno intende bloccare nulla. È, e sarà, sempre e solo una legittima richiesta di partecipazione, anch'essa integrata”.

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